La macrochelodina rugosa

macrochelodina rugosa La macrochelodina rugosa è una tartaruga appartenente alla famiglia delle Chelidae e non presenta nessuna sottospecie.

La macrochelodina rugosa può raggiungere i 30 cm di lunghezza, a parte il collo che arriva a misurare circa 20 cm, ma se tenuta in cattività, le sue dimensioni sono decisamente più contenute; il carapace è appiattito e ha forma ovale, di colore marrone chiaro o più scuro in alcuni esemplari. Sia la testa sia il collo, particolarmente lungo, sono di tonalità grigie o marroni e mostrano dei disegni reticolati.

Fortunatamente, non si tratta di una specie inserita nella lista degli animali a rischio: ora viene venduta senza problemi.

Distribuzione e Habitat

La macrochelodina rugosa si trova nella costa meridionale della Nuova Guinea, in quella settentrionale dell’Australia, nell’isola di Torres Strait, Capo York, Nuovo Galles e in alcune zone di Irian Jaya. Come habitat, predilige corsi d’acqua, a patto che non siano molto profondi, i fiumi, le lagune e le paludi che presentano vegetazione acquatica e che abbiano fondali particolarmente sabbiosi e fangosi.

Abitudini

Questa specie di tartaruga ha abitudini diurne, anche se in natura può essere vista andare alla ricerca di cibo anche durante il crepuscolo. E’ un genere acquatico, per cui è un’abile nuotatrice e raramente si trova sulla terraferma, eccetto quando desidera esporsi al sole o nel momento in cui la femmina deve deporre le uova.

Non si tratta di un esemplare aggressivo: se infastidita o minacciata, reagisce sbuffando e gonfiando il collo, così da spaventare eventuali aggressori, o anche emettendo un liquido maleodorante, peculiarità che però perde se si trova in cattività. La macrochelodina rugosa sfrutta il suo lungo collo anche per cacciare, tecnica che può essere paragonata a quella di un serpente.

Alimentazione

Si tratta di un esemplare carnivoro, per cui si nutre principalmente di pesci di acqua dolce come trote, alborelle, ma anche d’insetti quali grilli e lombrichi, di girini, piccoli crostacei e molluschi. In rare occasioni, si ciba anche di piante acquatiche.

Riproduzione

La macrochelodina rugosa raggiunge la maturità sessuale introno ai 5 anni. Durante il mese di maggio, la femmina depone dalle 4 alle 18 uova che si schiudono dopo circa 3 mesi a una temperatura di circa 29 o 30° C.

 La macrochelodina rugosa in cattività

Questo esemplare di tartaruga ha bisogno di un ampio acqua terrario: il livello dell’acqua può essere abbastanza profondo, essendo la macrochelodina rugosa un’ottima nuotatrice, a delle temperature che va dai 24°C ai 29°C; l’area emersa dovrà essere costituita da sassi non taglienti, tronchi o anche da corteccia di sughero, mentre il fondale dovrà essere sabbioso. Sarebbe opportuno non abbellire l’acqua terrario con troppi gingilli poiché potrebbero rappresentare un pericolo per il collo lungo e delicato della tartaruga.  Poiché si tratta di una specie sensibile a malattie cutanee, l’ideale sarebbe aggiungere 5 o 6 grammi di sale marino per ogni litro di acqua.

In molti scelgono di allevare la macrochelodina rugosa all’aperto, più precisamente in piccoli laghetti artificiali; si consiglia di farlo solamente durante i mesi più caldi, ovvero tra maggio e settembre.

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