L’ibis eremita

IbisEremitaL’ibis eremita, nome scientifico geronticus eremita, è un uccello pelecaniforme appartenente alla famiglia dei Treschiornitidi: si tratta di una specie ad alto di estinzione.

L’ibis eremita è un uccello di dimensioni abbastanza grandi: è lungo circa 70–80 cm, con un’apertura alare di 125–135 cm; i maschi sono leggermente più grandi delle femmine. Le piume sono di colore nero, sulle ali e sul petto vi sono dei riflessi verdi, viola e bronzei, mentre le copritrici alari mostrano sfumature di colore rosso-rame. Sulla nuca, le penne formano un ciuffo.

Sia la testa che la gola sono piuttosto rugose, le zampe sono lunghe e robuste con unghie uncinate; gli occhi sono grandi e di colore giallo. Possiede un becco particolarmente lungo e ricurvo, rosso.

Distribuzione e Habitat

In passato, l’ibis eremita è diffuso in tutto l’Africa settentrionale e Medio Oriente, In Svizzera, Austri e Germania, mentre ora è possibile trovarlo soprattutto nelle regioni del Marocco e della Turchia. Alcuni esemplari sono stati avvistati in Arabia Saudita, nello Yemen, in Israele, in Mauritania ed Eritrea. In Europa, sono presenti alcune colonie semi selvatiche o in cattività.

Predilige le zone rocciose e le scogliere, quelle steppose o semiaride, dove va alla cercare il cibo; sceglie luoghi in cui vi siano fonti d’acqua.

Abitudini e Alimentazione

L’ibis eremita è un uccello gregario: vive in gruppi formati anche da 100 esemplari. Alle prime luci dell’alba, l’intera colonia si muove alla ricerca di cibo, spingendosi anche oltre i 15 km. Comunicano tra di loro emettendo grugniti o mugolii nasali.

L’alimentazione di quest’uccello è particolarmente varia: si nutre principalmente di rettili di piccole dimensioni, lumache, ragni e scorpioni, ma anche piccoli mammiferi e uccelli. Si servono del lungo becco per scandagliare il terreno. Non è raro che gli esemplari maschi aspettino che sia la femmina a procurarsi del cibo, così da sottrarglielo contando sulla loro mole leggermente più grande.

Riproduzione

La stagione degli amori coincide con l’inizio del periodo estivo: il maschio cerca un luogo adatto alla nidificazione e lo mostra con insistenza alla femmina, esibendosi in arruffamenti delle piume ed emettendo bassi gorgoglii.

Se la femmina accetta il corteggiamento, i due trascorreranno insieme il resto della loro vita: solamente la morte di uno di loro spingerà l’altro a cercare un nuovo compagno. Si tratta di un legame molto forte, rinsaldato dalla tipica pratica della pulizia del piumaggio: si lavano a vicenda, soprattutto in quelle zone del corpo più difficili da raggiungere come la nuca e la testa.

Insieme costruiscono il nido in una cavità rocciosa, servendosi di ramoscelli, erba o paglia. La femmina depone dalle 2 alle 4 uova di colore azzurrino con macchie marroni, che durante la cova passeranno a tonalità più scure. Entrambi i genitori si occupano della cova, dandosi il cambio per andare alla ricerca di cibo. Alla nascita, i piccoli hanno un piumaggio di colore scuro e vengono accuditi sia dalla madre che dal padre, fino a quando non saranno in grado di volare, ovvero intorno ai 2 mesi di vita.

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