Il serpente arcobaleno

serpentearcobalenoIl serpente arcobaleno, nome scientifico xenopeltis unicolor, è un rettile appartenente alla famiglia degli uropeltidi: è conosciuto anche col nome di serpente raggio di sole.

Il serpente arcobaleno deve il nome alla sua particolare livrea che assume colori quasi luminescenti, grazie ad un curioso gioco di luci. Il corpo è di forma cilindrica, perlopiù scuro ma con sfumature iridescenti che vanno dal blu, al rosso e al verde smeraldo, mentre il ventre è completamente bianco. E’ lungo circa un metro, ma alcuni esemplari arrivano anche a 130 cm; la testa è ben distinta dal collo e piatta, la bocca è caratterizzata da due fila di denti, mentre la mandibola è mobile e permette al rettile di spalancare le fauci per ingoiare grandi prede. Gli occhi sono molto piccoli, verticali, e gli consentono di vedere bene anche al calar del sole.

La lucentezza della livrea e quel suo aspetto multicolore derivano dalla cheratina prodotta dalle cellule poste sulla superficie della pelle: questa sostanza, colpita dai raggi del sole, brilla e conferisce al rettile queste curiose e caratteristiche sembianze. Il rettile presenta ancora delle caratteristiche primitive: il polmone sinistro, ad esempio, è lungo circa la metà di quello destro.

In Cina, in particolare nell’isola di Hainan, è stata avvistata una sottospecie del genere Xenopeltis hainanensis: di questi esemplari tuttavia, non si hanno molte informazioni e la loro classificazione è ancora molto incerta.

Il serpente arcobaleno era adorato dagli aborigeni australiani: Secondo la leggenda, questo rettile nasceva insieme al sole e simboleggiava l’acqua, un elemento vitale per gli abitanti del deserto australiano.

Distribuzione e Habitat

Il serpente arcobaleno abita le zone dell’India meridionale e dell’Indocina. Come habitat predilige le colline boscose, le risaie, le paludi e i canali: ama vivere tra la vegetazione in putrefazione o sotto le pietre, scavando buche in cui si rifugiano fino al calar della notte.

Abitudini e Alimentazione

Il serpente arcobaleno è una specie prettamente notturna: lascia la propria tana solamente dopo il crepuscolo, quando va a caccia. Lo si può avvistare anche dopo la pioggia, quando esce dal proprio rifugio per cercare insetti o anfibi.

Questo rettile non è velenoso né tantomeno pericoloso: attacca raramente, e se disturbato agita la coda emettendo uno strano sibilo che dovrebbe spaventare il nemico. Il suo morso non provoca alcun danno nell’uomo, ma a causa delle sue grosse fauci, è letale per le sue vittime.

Si ciba specialmente di roditori, anfibi, piccoli mammiferi e altri rettili: ingoia le sue prede per intero, cominciando dalla testa, dopo averli stritolati.

Riproduzione

Il serpente arcobaleno è una specie ovipara: le femmine, una volta fecondate dal maschio, covano le uova nel proprio ventre, piuttosto che deporle. Le uova non sono ricoperte da un guscio resistente, ma da una membrana molle che si rompe al momento del parto. Ogni volta, la femmina mette al mondo dalle 6 alle 17 uova: i piccoli, sin dalla nascita, sono molto simili agli esemplari adulti, eccetto che per la presenza di una striscia bianca intorno al collo.

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