Scimmia urlatrice

scimmia-urlatriceLa scimmia urlatrice è una particolare razza il cui nome originale sarebbe Alouatta ed appartiene alla famiglia degli Atelidi.

Questo animale è presente solo in America, in cui esistono una decina di specie diverse, ognuna con le sue particolarità. Generalmente si possono incontrare nelle foreste pluviali del centro e del sud del continente americano, più precisamente nella zona che si estende dal Messico all’Argentina.

In quanto a dimensioni di può dire che hanno una lunghezza che va in media dai 56 ai 92 centimetri e, in genere, non pesano più di 11 chilogrammi. Tutte le scimmie urlatrici, qualsiasi sia la loro specifica specie, sono dotate di una coda prensile che utilizzano spesso come se fosse un altro braccio importante per arrampicarsi bene sugli alberi. Inoltre sono dotate di due dita opponibili con le altre tre. Il pelo di queste scimmie è spesso scuro e tendente al rossastro, a parte in alcuni casi come in quella della razza Alouatta Caraya in cui il maschio è nero senza alcuna sfumatura e la femmina ha un manto di colore giallo.

Ma adesso andiamo a scoprire perché vengono chiamate “urlatrici”.
L’Alouatta ha la potenzialità di emettere dei suoni molto alti ed acuti che possono essere ascoltati anche a cinque km di distanza. Tutto questo avviene perché questi esemplari sono dotati di una laringe morfologicamente molto particolare (ingrossata e con la forma di un sacco) che si trasforma in una sorta di cassa di risonanza. Come tante altre razze di scimmie, l’Alouatta si esprime “a voce” e, grazie al loro osso ioide differente dagli altri esemplari, le loro comunicazioni hanno un volume molto elevato ma non sono letteralmente degli urli, sono piuttosto dei forti ruggiti oppure grugniti, differenti e più o meno pronunciati in base al sesso della scimmia. In genere utilizzano i loro richiami di mattina per definire e/o difendere il proprio habitat. Le scimmie urlatrici sono gli esemplari che riescono ad emettere il suono più potente nel mondo animale.

L’Alouatta vive in branchi costituiti da circa 25 componenti che, in genere, sono più femmine che maschi. Ovviamente, anche in casi come questi, ogni esemplare maschio ha il suo gruppo di femmine che difende da qualsiasi cosa, animale e/o essere umano. Queste scimmie sono animali a cui piace il giorno e solitamente non si muovono molto ma restano nel loro territorio, avventurandosi fuori dalle loro “case” solo per andare alla ricerca del cibo e raccolgono solo alcuni tipi di erbe. In realtà, nel resto della loro giornata, non hanno tanta voglia di fare movimento e tendono spesso a dormire ed oziare in compagnia.

Per quanto riguarda la riproduzione, avviene generalmente che sia il maschio a decidere con quale femmina vuole formare una “coppia”. Al contrario di molte altre razze animali, la femmina di Alouatta è feconda tutto l’anno. La gravidanza di questa specie dura circa 6-7 mesi, dopodiché viene partorito un solo figlio che avrà bisogno delle cure di sua madre per tutto il primo anno della sua vita.
Le scimmie urlatrici non sono quasi mai aggressive e sono tendenzialmente tranquille, gentili ed hanno sempre un’attitudine che sembra malinconica sia per i suoni che emettono che per gli atteggiamenti che hanno anche tra di loro. Purtroppo non sono propense al rapporto con gli esseri umani e, infatti, sono gli unici esemplari che gli indigeni della foresta amazzonica non catturano per farne degli animali da compagnia, come fanno spesso con altre razze e non solo in America.

Le scimmie urlatrici sono animali talmente particolari che, a detta dei Maya, erano come degli esseri divini che proteggevano gli artigiani, gli scrivani e gli artisti scultori. Infatti, in aree archeologiche come quella di Copan, si trovano molte rappresentazioni artistiche di questi “dei”, giusto per far capire la loro importanza per questo popolo.

Inoltre, in un libro che parta di miti e leggende dei popoli che vivevano in Guatemala, chiamato “Popol Vuh”, vengono nominate anche delle scimmie urlatrici descrivendole come dei particolari miti.

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