La dieta Barf

dieta-barfCon la dieta Barf si torna allo stato brado.

Cos’è?

Barf è un acronimo inglese e significa: bones and raw food (ossa e cibo crudo). È un tipo di dieta che tende a riportare il nostro cane a uno stato semiselvatico. Per i “barfers” il cane deve mangiare carne cruda, muscoli e organi, insieme a verdura e frutta cruda frullate: l’idea è quella di trasformare il pasto in una preda immaginaria, simulando – con la verdura – anche quello che avrebbe nel suo stomaco. Il cane ha denti fatti apposta per triturare le ossa e divorare cibo non cotto e non processato. Il suo intestino, diverso da quello umano, è più corto e contiene enzimi specifici per assimilare ossa e verdure predigerite dalla preda.

Alimenti e metodi. La parola d’ordine è: zero cereali. E nemmeno granaglie e farinacei. Il cane prende energia dalle proteine e dai grassi presenti nel cibo, i carboidrati riempiono solo lo stomaco. I vantaggi di queste scelte sono immediati e visibili nelle feci del cane: un cane che segue un regime dietetico ricco di carboidrati produce feci voluminose e di odore sgradevole, mentre un cane che mangia pochi carboidrati produce feci piccole e senza odori.

Le verdure sono fondamentali: devono essere frullate e per il 50% solo di foglia verde, ossia bietole, insalata romana, spinaci, foglie di sedano e prezzemolo. Il resto del mix dev’essere composto da verdure di stagione come zucchine, cetrioli, finocchi, carote, zucca, fagiolini e sedano.

Da evitare sono invece verze, cavolfiori e broccoli, insieme a patate, melanzane, pomodori e peperoni che peggiorano la salute dei cani artritici.

La frutta va usata con moderazione perché contiene comunque molti zuccheri.

Per quanto riguarda gli organi, bisogna frullare frattaglie, fegato, durelli, rognone unendoli al frullato di verdure. Le porzioni sono due cucchiai di frattaglie e quattro di verdure.

In aggiunta, è necessario integrare separatamente acidi grassi (con l’olio di pesce), zinco e vitamina E.

Quantità. È generalmente diffusa l’idea che il cane debba essere alimentato con una dose di cibo che non superi il 2 o 3% del suo peso corporeo ideale da adulto. Dunque, un cane del peso di 35 kg deve mangiare da sette etti a un chilo di cibo al giorno. Anche se – com’è naturale – bisogna tenere conto della sua attività fisica e metabolica. I barfisti dicono semplicemente: “Il cane è magro? Dagli un po’ di più. Il cane è grasso. Dagli un po’ di meno”.

Per quanto riguarda i cuccioli, la quantità di cibo consigliata è il 10% del peso reale dell’animale fino al quinto mese (da dividere in tre pasti giornalieri).

Come iniziare. Quando si inizia, l’ideale sarebbe dare al proprio cane un unico alimento per il periodo minimo di una settimana (al max 10-15 giorni). Si può scegliere ad esempio il pollo per il primo periodo. Dopo, si può passare alle verdure mischiate con le frattaglie, da servire con il pollo. Dopo altri 5 giorni, altra fonte proteica, ad esempio il manzo. Per una settimana, dunque, solo pollo verdure e manzo, introducendo di settimana in settimana un nuovo alimento, e così via. Dopo un mese e mezzo è la volta dei supplementi e degli integratori.

All’inizio potrebbe avere qualche problema di diarrea ma l’importante è non mollare: è una fase più che diffusa e non è necessario portarlo dal veterinario che, in ogni caso, può esservi d’aiuto per qualsiasi evenienza.

Vantaggi. Al di là dell’urina e delle feci inodore, il miglioramento è generalizzato e passa dal pelo (più lucido) al comportamento (più sereno). Si è osservata anche una diminuzione delle dermatiti allergiche della pelle.

Una volta, il cibo per cani era un lusso che non tutti si potevano permettere. I nostri nonni, per lo più, si “arrangiavano” dando ai propri cani gli avanzi dei loro pasti, oppure del pane inzuppato nell’acqua. Col tempo, però, gli studi dei ricercatori hanno dimostrato come un certo tipo di alimentazione possa allungare la vita dei cani e permettere loro di vivere meglio: ora sono in commercio un’infinità di cibi preparati esclusivamente per le esigenze dell’animale. Non solo alimenti, ma anche diete (come la dieta barf) e regimi calorici pensati per ciascuna razza. Un altro tipo di distinzione che deve essere fatta quando si parla di cibo per cani riguarda la mole dell’animale, l’età e l’attività fisica giornaliera. Un cane sedentario e uno molto attivo non possono essere nutriti allo stesso modo.

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