L’ornitorinco

ornitorincoL’ornitorinco, nome scientifico ornithorhynchus anatinus, è un mammifero marino appartenente alla famiglia Ornithorhynchidae di cui è rimasto l’unico rappresentante.

 

L’ornitorinco è un mammifero di piccole dimensioni: raggiunge una lunghezza di 10-15 cm circa, per un peso di 1-1,5 kg; i maschi sono più grandi delle femmine. Il corpo è allungato e ricoperto di una pelliccia marrone, più chiara sul ventre; gli arti sono corti e le zampe anteriori sono palmate, mentre quelle inferiori lo sono solo parzialmente.

Possiede una testa piccola e un becco lungo 6 cm e largo 5 cm, molto simile a quello di un’anatra: in realtà, altro non è che il muso allungato e rivestito da una cute di consistenza coriacea, ricca di terminazioni nervose. Non ha denti, ma è dotato di placche cornee di cui si serve per sminuzzare il cibo. La vista e l’udito sono particolarmente acuti, e non è provvisto di orecchie esterne.

Gli esemplari maschi, a differenza delle femmine, possiedono due ghiandole velenose nelle zampe posteriori: queste terminano in un artiglio, utilizzato come arma di difesa.

Diffusione e Habitat

L’ornitorinco vive nelle regioni umide della costa orientale dell’Australia e della Tasmania; abita lungo i fiumi e nelle lagune, dove può immergersi in acqua e dove è presente una ricca vegetazione. I corsi d’acqua in cui risiede, in genere, non sono più profondi di 5 m.

Abitudini e Alimentazione

Si tratta di un animale dall’indole schiva, che difficilmente si lascia avvicinare dall’uomo; conduce una vita perlopiù solitaria, all’interno di un proprio territorio. L’ornitorinco trascorre il tempo in acqua, alla ricerca di cibo, o nella propria tana; è attivo soprattutto alle prime luci dell’alba e di notte.

E’ un ottimo nuotatore: si muove in acqua a occhi chiusi, e per orientarsi si affida solamente alle terminazioni nervose del becco. Si aiuta con le zampe anteriori, mentre si serve della coda e delle zampe posteriori per cambiare direzione.

La sua dieta è costituita da invertebrati acquatici, da piccoli pesci e uova: trova il cibo smuovendo con il becco il fango sul fondo dei fiumi. Una volta catturata la preda, non la ingoia subito ma la tiene in una sorta di tasca posta dietro il becco, per poi divorarla in superficie.

Riproduzione

La stagione degli amori va da giugno a ottobre. Il maschio si mostra particolarmente aggressivo: rincorre la femmina e le afferra la coda, ma l’accoppiamento avviene solo se la compagna è disponibile. Pur trattandosi di un mammifero, l’ornitorinco depone le uova come fanno i rettili e gli uccelli.

La femmina costruisce una tana formata da un lungo e tortuoso corridoio al termine del quale c’è una nicchia ricoperta di foglie, dove depone dalle 2 alle 4 uova e alleva i suoi cuccioli senza l’aiuto del compagno. La covata dura circa 10 giorni: i piccoli, alla nascita, sono lunghi circa 1,8 cm e rimarranno nella tana per circa 4 mesi nutrendosi solo del latte materno. Solo dopo lasceranno il loro rifugio, ma continueranno a essere allattati fino a quando non saranno in grado di procurarsi il cibo da soli.

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