Il pesce pagliaccio

pesce-pagliaccioIl pesce pagliaccio, il cui nome scientifico è amphiprion percula, appartiene alla famiglia Pomacentridae. L’origine del suo nome deriva dalle livree assai colorate, tendenti al rosso-arancio e striate di bianco o nero.

Di questi pesci esistono diversi generi, tutti facenti parte della stessa famiglia e, curiosamente, tutti che vivono in simbiosi con una delle nove specie esistenti di anemone di mare. Il corpo del pesce pagliaccio è rivestito di squame ricoperte da uno strato di muco, che gli permette di aggirarsi tranquillamente tra i tentacoli dell’anemone. In genere, non supera i 110 mm di lunghezza; la femmina è più grande del maschio. Ha una pinna dorsale formata da 10 punte aguzze nella parte rigida del corpo e da 14, o anche 17, raggi flessibili in quella morbida. Sia sui fianchi sia sulla testa vi sono dei piccoli sensori, che gli consentono di percepire le vibrazioni. La particolare livrea gli permette anche di mimetizzarsi e confondersi con i coralli, così da sfuggire ai suoi numerosi predatori.

Distribuzione e Habitat

E’ possibile scorgerlo solo tra le barriere coralline dell’oceano indiano e dell’oceano Pacifico; vive entro i 6 m di profondità, con una temperatura dell’acqua che varia tra i 25 e i 28°C. Tuttavia, non è raro trovarlo a profondità maggiori, che però non superano i 12 m.

Abitudini e Alimentazione

Il pesce pagliaccio non si allontana mai dall’anemone che lo ospita, per timore di imbattersi in possibili predatori, vivendo praticamente in simbiosi con essa. Il muco che ne ricopre le squame, in realtà, deriva proprio da un primo contatto con l’anemone: alcuni sostengono che il pesce sviluppi una sorta d’immunità al veleno dei tentacoli, altri che il muco derivi dalle prime punture dell’anemone.

Questi esemplari formano coppie che durano per tutta la vita. Curiosamente, sono in grado di cambiare sesso in base alle necessità: molti di loro nascono maschi per poi divenire femmine. Vivono in una stretta gerarchia, in cui i pesci di dimensioni più grandi isolano quelli più piccoli in nicchie, limitando anche il loro spazio per nutrirsi.

Poiché non si allontana dall’anemone, il pesce pagliaccio si ciba principalmente dello zooplancton che trova nei pressi della sua tana, di alghe che crescono vicino all’anemone o degli avanzi dell’anemone stesso.

Riproduzione

Al momento della riproduzione, la femmina inizia a nuotare lentamente sopra il luogo prescelto per deporre le uova: solitamente si tratta di una parte di roccia o di una conchiglia vicino all’anemone. Depone dalle 200 alle 400 uova, sopra le quali in seguito passa il maschio per fecondarle col proprio sperma: sono di colore arancione e di forma ovale.

Entrambi i genitori si prendono cura delle uova: agitano l’acqua per ossigenarle e spesso le mettono in bocca, così da pulirle. Le uova si schiudono dopo circa 10 giorni e le larve salgono in superficie, galleggiandovi per 7 o 10 giorni, per poi ritornare alla barriera corallina quando avranno raggiunto la dimensione di 1 cm; quindi cercano un anemone, per trascorrervi il resto della loro vita da adulti.

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