Il Drago di Komodo

drago di komodoIl varanus komodoensis, anche detto Drago di Komodo, è un rettile appartenente alla famiglia dei Varanidi che popola l’Indonesia (Komodo, Rinca, Padar e la zona occidentale di Flores).

Questi sauri, arrivando a pesare circa 70 chilogrammi, raddoppiando il peso in cattività, sono i più pesanti esistenti al mondo. Questa specie di varano ha un corpo abbastanza lungo, che può arrivare a 3 metri, che è sorretto da arti ben sviluppati e nonostante possa apparire goffo è in grado di correre per brevi tratti a velocità pari a 18 chilometri orari ed è anche un abile nuotatore.

La livrea degli esemplari giovani è disegnata con fasce grigie o color panna ma perde il disegno e diventa uniforme marrone grigiastra nell’età matura, quando la pelle assume l’aspetto definitivo, con grosse pieghe e squame rilevate.
I draghi di Komodo vivono su colline dalle pendici coperte di sterpaglie, nelle zone boschive aperte e nei letti dei fiumi in secca, dove si nutrono esclusivamente di carne animale (viva o di carcasse). Hanno un olfatto molto sviluppato e sono in grado di percepire l’odore dei resti di un animale a 5 chilometri di distanza.

Questi animali praticano principalmente una caccia di agguato: i più giovani attaccano serpenti, sauri e roditori, gli adulti mirano a prede molto più grandi, fra cui cinghiali, ippopotami e cervidi. Questi sauri sono anche cannibali, una delle ragioni per cui i giovani passano molto del loro tempo sugli alberi. Gli adulti sono per lo più solitari, benché intorno a un animale ucciso si possano radunare in molti.

Il drago di Komodo possiede una lingua bifida che fa guizzare all’esterno quando è in cerca di cibo; nonostante abbiano una buona vista, per l’appunto, trovano il loro cibo grazie all’olfatto. Come i serpenti saggiano l’aria con la lingua che raccoglie le molecole di sostanze odorose in sospensione e si dirigono verso la preda.

Questi grandi sauri hanno i denti affilati e seghettati ma, poiché non sono adatti a masticare, li usano solamente per lacerare pezzi di cibo che poi buttano in fondo alla bocca; sono dei grandi divoratori in quando riescono ad assumere metà del loro peso in un solo pasto.
La loro saliva è ricca di batteri tossici che prosperano grazie ai resti della carne; quando il drago azzanna la preda, i batteri contaminano la ferita. Se la vittima non soccombe per l’attacco iniziale, spesso muore per l’infezione che ne consegue.

Nella stagione riproduttiva i maschi entrano in competizione; gli animali lottano stando eretti e sostenendosi sulla coda appoggiata la suolo. Dopo l’accoppiamento, le femmine scavano un nido nel terreno sabbioso per deporre fino a 25 uova per ogni nidiata. Alla schiusa, approssimativamente, 9 mesi più tardi, i piccoli sono lasciati soli a badare a se stessi. I draghi di Komodo impiegano circa 5 anni per raggiungere la maturità sessuale e in libertà hanno un’aspettativa di vita di circa 40 anni.

Questi sauri sono i grandi predatori meno diffusi del mondo: la popolazione attuale di 2500, 5000 individui è una piccola parte rispetto a quella di 50 anni fa. La diminuzione si deve alla caccia, alla riduzione delle prede disponibili e alle variazioni ambientali. Tuttavia i draghi di Komodo stanno diventando un’attrazione turistica: un valido incentivo per la loro conservazione.

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