Il burmilla

BurmillaIl burmilla è un gatto originario del Regno Unito, nato dall’incrocio tra il persiano chinchillà e il burmese.

Il burmilla è un gatto di taglia media, dal corpo magro e dalla muscolatura ben sviluppata, mentre il petto si presenta particolarmente ampio; la testa ha una forma arrotondata, le guance sono morbide e rotonde; il naso ha un colore diverso dal pelo, in genere color mattone. Gli occhi hanno un taglio obliquo, molto grandi ed espressivi, di colore verde o con sfumature che vanno nel giallo; le orecchie sono medie, larghe alla base e arrotondate verso la punta.

Il mantello del burmilla è corto ma molto folto, con un abbondante sottopelo, dalle tonalità chiare tra cui il color argento, caratteristico di questa razza; vi sono anche diversi esemplari con sfumature lilla o bluastre. A seconda del tipping, ovvero della pigmentazione colorata presente sul pelo, il burmilla si divide in due principali gruppi in cui vengono distinti i gatti con gradazioni più scure e marcate o più chiare e sfumate. Le gradazioni più comuni sono quelle nere, blu, chocolat, lilac, cinnamon, crema, rosso, squama nero, squama blu, squama chocolat, squama cinnamon, squama crema silver shaded o cincilla.

Le zampe sono sottili, quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle posteriori; i piedi sono piccoli e ovali, coi cuscinetti neri, mentre la coda affusolata può essere di media lunghezza o abbastanza lunga, con la punta di colore nero. Presenta striature sulle zampe, sulla coda e sul muso.

La razza burmilla è diffusa specialmente in Danimarca e in Inghilterra, riconosciuta anche dalla FIFe (Federazione Internazionale Felina ) nel 1996.

 Abitudini

Caratterialmente, il burmilla ha ereditato la vivacità e l’intelligenza del burmese, ma allo stesso tempo è elegante e sofisticato come solo un persiano sa essere. Ha un’indole piuttosto tranquilla, ma ama essere al centro dell’attenzione e ricevere coccole: se ciò non avviene, è solito lamentarsi. Instaura un ottimo legame coi membri della famiglia e pretende amore e considerazione; è molto socievole ed affettuoso, e dimostra una notevole esuberanza nel gioco.

Dalla razza persiana, il burmilla ha ereditato la predisposizione alla formazione di calcoli renali, un disturbo particolarmente fastidioso da gestire, anche perché il più delle volte il gatto finisce col soffrire senza che il padrone si renda conta del problema.

L’alimentazione del burmilla

I cibi confezionati sono l’ideale per questa razza: assicurano al gatto tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno, quali proteine, carboidrati e pochi grassi. Una volta svezzati, i cuccioli dovranno continuare a mangiare cibi leggeri e bere del latte scremato di tanto in tanto; agli esemplari anziani invece, è importante somministrare fibre che aiutino la digestione. Una dieta sana ed equilibrata è importantissima affinché il gatto viva più a lungo e in salute.

Cure

Trattandosi di un gatto a pelo corto, il burmilla non necessita di particolare cure: sarà necessario spazzolarlo una volta alla settimana, servendosi di una spazzola di crine. Le orecchie dovranno essere pulite, se necessario, utilizzando un prodotto specifico, facilmente reperibile in commercio; le unghie dovranno essere spuntate, se serve, con apposite forbicine.

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