Capire e conoscere il cavallo

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Il cavallo prova delle sincere emozioni come tutti noi esseri umani. Può amare, può odiare qualcuno e può volerlo o mandarlo via. È un animale che sa come mostrare i propri stati d’animo, si fa capire da chi gli sta intorno e può anche non essere d’accordo con lui. Può avere un comportamento tranquillo, sensibile ma può mostrarsi anche contrariato e spazientito. Niente di più normale.

È importante conoscere bene il carattere del cavallo e ricordarsi sempre che è un animale che va rispettato e non va di certo sottovalutato. Ma non sarà poi così impossibile capirlo: il cavallo è in grado di mostrare le sue sensazioni grazie alle sue espressioni che pian piano riuscirete a capire al primo colpo, proprio come se fosse un vostro amico.

Tra le peculiarità del cavallo, una delle più importanti è il suo modo di muovere le orecchie in molte direzioni che gli permette di  captare tantissimi suoni, soprattutto quando l’esemplare non vede bene. Infatti , quando un cavallo ha questo tipo di problema, muove molto di più le orecchie rispetto ai suoi simili che hanno una vista buona e quindi si aiuta molto  con l’udito.

Negli Stati Uniti alcuni studi hanno appurato che i cavalli riescono a percepire i suoni a frequenze più basse, proprio come noi, ma riescono a percepire meglio di noi quelli ad alte frequenze. Da questo deriva l’impossibilità per i proprietari delle scuderie di utilizzare apparecchi ad ultrasuoni pqoiché uesti dispositivi, in genere usati per allontanare topi ed insetti, potrebbero impedire al cavallo di riposarsi.

Questo animale se la cava bene anche con i movimenti delle labbra. Prende gli alimenti con il labbro superiore mentre, altri animali utilizzano ad esempio la lingua. Nei cavalli, le vibrisse  si trovano sulle labbra. Si tratta di peli che sensibilizzano il cavallo al punto di sapere cosa mangiare  e che cosa invece no. Quindi sono importantissimi e non vanno tagliati.

La lingua dei cavalli, proprio come la nostra, è piena di papille gustative che gli permettono di sentire i sapori e scartare ciò che non è buono. Gli studiosi infatti hanno confermato che, da numerose ricerche, si è appurato che il cavallo è in grado di selezionare e mangiare solo alcuni tipi di erbe. Sappiamo, grazie a questi studi che predilige mais, avena, orzo, soia, frumento e segale.

Purtroppo i cavalli non sono in grado di distinguere una sostanza che fa male da quelle genuine ma sono abbastanza intelligenti da ricordare i propri errori e da non ricaderci di nuovo mangiando un cibo tossico. Ovviamente però, l’effetto negativo dell’alimento deve avvenire immediatamente, altrimenti non riuscirà ad associare la causa del suo malessere con il malessere stesso. In quel caso probabilmente lo rifarà!

Un cavallo ha delle emozioni anche a livello sessuale. Questo tipo di sensazioni avvengono grazie all’olfatto. In tutti gli animali questo senso è molto sviluppato ed è sostanzialmente il senso “colpevole” che porta loro ad avere il desiderio di accoppiarsi.

Avrete di certo notato che, quando il cavallo sente un profumo allettante tende a dilatare le narici, ad inspirare profondamente ed, in contemporanea, a  sollevare il labbro superiore. In questi casi terrà la testa rivolta verso l’alto e socchiuderà gli occhi. Dopodiché oscillerà la testa per un po’ e, quando si fermerà, vedrete che il suo “naso” starà gocciolando. Ma perché succede questo? Ve lo siete mai chiesti?

Dopo anni di studi, grazie anche all’utilizzo dell’endoscopio, gli scienziati hanno scoperto che questa espressione del cavallo stimola la struttura vomero-nasale che si concretizza in due canali molto piccoli posizionati in modo da arrivare nella zona della froge. Le cellule nervose, dopo aver sentito questo odore particolare che stimola il cavallo, trasmetteranno l’impulso tramite l’ipotalamo, una struttura che si trova tra i due emisferi cerebrali e tra le varie funzioni gestisce anche molte emozioni.

Quando si parla di stalloni, questa stimolazione che avviene tramite l’ipotalamo, si attiva automaticamente quando gli esemplari sentono l’odore di urina di una o più femmine, ancor di più se queste sono in calore.

Quando lo stallone in questione si trova a vivere in un branco e lui è il maschio dominatore che annusa l’erba in cerca dell’urina. Quando la troverà cercherà di coprire l’odore utilizzando anche la sua, in modo da non permettere a nessun altro stallone di avere modo di trovare la giumenta in questione. Con il suo fare da superiore, nonché da capo branco, non permetterà a nessuno di passargli avanti e di portargli via le fattrici in calore.

Dato che l’ipotalamo è anche la parte del cervello che gestisce gli impulsi sessuali, quando la stimolazione da parte delle cellule nervose partirà, si attiverà anche il suo desiderio sessuale. A questo punto lo stallone proverà a montare tutte le femmine in calore che si trovano intorno a lui cercando di soddisfare tutto il suo desiderio. Da vero “gentiluomo” non insisterà con le giumente che lo rifiuteranno non essendo in calore.

A questo punto vi chiederete cosa succede intorno a tutto questo: gli altri maschi che faranno? Andranno ad annusare anche loro l’erba e, quando sentiranno l’odore dell’urina dello stallone capo branco (che aveva tentato di “depistare” gli altri esemplari), farà loro un effetto decisamente contrario. Ovviamente non si scatenerà nessuna stimolazione per cui l’ipotalamo non verrà chiamato in causa e di conseguenza, i cavalli, sentendo l’odore di un’urina maschile, non avranno nessun impulso sessuale e gli ormoni rimarranno esattamente al loro posto.

Concludendo non è la cosa più facile del mondo imparare a “decifrare” il pensiero e gli istinti di un cavallo. Ma armandosi di un po’ di spirito di osservazione, di utili letture e buone abitudini, imparerete a conoscerlo bene e spesso sarà lui stesso a esprimersi in modo che voi capiate a cosa sta pensando e se ha un problema. È così che fanno i veri amici, tra esseri umani. Chi l’ha detto che con un po’ di impegno non si possa instaurare una bellissima amicizia con un cavallo? Certo non parlerà, vi ascolterà anche se non capirà quello che volete raccontare ma l’amore ve lo saprà dare spesso anche meglio di un essere umano.

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